Tricolore Allievi squilli da 100 e giavellotto

19 Giugno 2015

Ai Campionati Italiani under18 di Milano 11.75 (+1.3) nei 100 per Zaynab Dosso ed Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta). Con 50,30 nel giavellotto Sara Zabarino diventa la terza allieva di sempre

 

Ai Campionati Italiani Allievi 2015, in corso all’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano con 1380 atleti di 300 società per un totale di 1947 presenze-gara, i migliori risultati tecnici della prima giornata arrivano da 100 e giavellotto. Fra le protagoniste in pista però, nelle batterie degli 800, c’è sicuramente Marta Zenoni (Atl. Bergamo Creberg): la capolista mondiale stagionale passeggia nelle batterie degli 800 in 2:11.87. Domani alle 16.45 correrà una tranquilla finale, domenica mattina i 1500. Nello sprint Zaynab Dosso (Corradini Excelsior) resiste alla rimonta della sorprendente Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta): il crono per entrambe è di 11.75 (+1.3), e un solo millesimo le separa al fotofinish. Nella finale maschile, senza il primatista italiano Filippo Tortu fermo ai box, si assiste alla volata di Christian Bapou che mette le mani su un altro titolo in 10.70 (+0.8). Dalla pedana del giavellotto la 15enne piemontese Sara Zabarino stampa 50,30 e, al primo anno di categoria, sale al terzo posto delle liste italiane allieve all-time. Sempre nei lanci, la pluri-primatista italiana SydneyGiampietro avvicina il PB nel disco (47,31) mentre nei 400 ostacoli, con la campionessa uscente Ilaria Verderio che sceglie la distanza piana, il miglior crono delle batterie è quello di Linda Olivieri (61.09). Giornata no nell'asta per Max Mandusic (Trieste Atletica), che conclude la sua rassegna Tricolore con tre nulli alla misura d'entrata di 4,25. In vista dei Mondiali Under 18 che attendono gli azzurrini a Cali in Colombia dal 15 al 19 luglio, a Milano si continua domani a partire dalle 9.30. 

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RISULTATI/Results - FOTO/Photos - ORARIO/Timetable - LE LISTE ALLIEVI ALLTIMETUTTE LE NOTIZIE

IL RACCONTO DELLA PRIMA GIORNATA

di Raul Leoni

ALLIEVI

Marcia 10000m (finale): L’azzurro olimpico di Nanchino, Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo) non molla il ruolo di leader della specialità: 44:55.74 con ritmi uniformi. Situazione abbastanza fluida per una seconda maglia azzurra a Cali: oggi Mattia Iorillo (Lib.Amat. Benevento, 46:15.83), irpino di Casalbore, coglie una seconda piazza che potrebbe risultare importante in sede di valutazione. Appena dietro il pugliese Nicolas Fanelli (Atl. Amat. Cisternino, 46:20.89), argento un anno fa tra i cadetti.

Giavellotto (qualificazioni): Sorpasso al vertice delle liste stagionali: Simone Comini, scuola ascolana dei lanci, piazza un 65.58 che toglie dalla posizione di leader provvisorio Michele Cerruti (oggi 57.82 nel primo gruppo). Particolarmente ispirato anche Samir Masato, che si migliora a 63.62: e questo dice molto sull’incertezza che regna in attesa della finale di domani.

2000st (serie): Cade un altro favorito, Samuele Nava (Atl. Lecco-Colombo), infilato dalla progressione di Francesco Breusa (atl. Pinerolo): il torinese di Villar Perosa resiste per questioni di centimetri al disperato ritorno del capolista stagionale (6:10.93 a 6:10.95) e comunque festeggia con il titolo di categoria anche un progresso personale di quasi sei secondi. Sul terzo gradino del podio va Niccolò Ghinassi (Montepaschi Uisp Siena, 6:16.23) stessa scuola del primatista italiano Yohanes Chiappinelli.

Asta (qualificazioni): Il principale candidato alla maglia azzurra, il triestino Max Mandusic, pasticcia alla quota d’entrata (4.25) e lascia vacante un titolo che pareva già in suo possesso, considerate le risultanze stagionali. Si riaprono i giochi per la finale di domani: a referto un 4.20 di Andrea Marin, campione cadetti in carica. Tra i promossi di giornata, il primatista italiano del decathlon, Marco Leone.

100m (finali): In contumacia di Filippo Tortu, il re dello sprint si chiama Christian Bapou (Atl.

Cento Torri) ed è nato ad Abidjan, ma il papà risiede a Zanica da una quindicina d’anni e quindi la maglia azuzrra può essere un traguardo raggiungibile già nelle categorie giovanili: per lui 10.70 (+0.8), con Steve Abe (Cus Parma), l’altra novità ivoriana, che conferma la bontà della scuola dello sprint a Fidenza. Deve accontentarsi del terzo posto Michael Fichera (Brugnera Friulintagli, 10.96), il migliore del primo turno.

800m (batterie): Il secondo delle liste italiane di sempre, Andrea Romani, non ha bisogno di presentazioni: per il napoletano vale anche il titolo cadetti dei 1000m nel 2014. Ma il miglior tempo non è il suo, bensì del feltrino Alberto Dal Sasso, novità stagionale sui 1500 e qui pronto a doppiare partendo dal 1:54.92 di oggi.

Lungo (qualificazioni): Francamente ci si sarebbe aspettato qualcosa di più e di meglio, per quanto in una qualificazione: rispetto alle ultime stagioni non si vedono protagonisti da Mondiale. Una coppia al vertice, per il momento, con un doppio 6.77 (rivedibile) da parte del sardo Enrico Sorano e del pordenonese di origini nigeriane Ferdinand Egbo.

400hs (batterie): Per una presenza ai Mondiali, visto che l’italo-nigeriano Emmanuel Ihemeje è attualmente fuori causa per il passaporto, è Federico Cesati a coltivare una speranza: il milanese di Cusago ha pensato ad un errore del cronometro quando alla prima gara di quest’anno si è migliorato di quattro secondi e solo quando il suo tecnico Alberto Marabini gli ha dato conferma del tempo si è ricreduto. Oggi quel 53.66 ha trovato una bella riprova in batteria, 53.94, il più veloce del turno. Bella impressione anche da parte del veronese Zeno Zuliani (54.76): e poi Mattia Di Panfilo (54.78), l’atleta cresciuto sul campo di Pomezia che ha provato ad allungare dopo aver vinto i 100hs col primato cadetti, meno di un anno fa a Borgo Valsugana.

100m (batterie): Come ampiamente annunciato non c’è Fillipo Tortu e la stagione per il portacolori della Riccardi resta piena di incognite, nonostante un doppio primato italiano (10.33 e 20.92) che potrebbe portarlo a giocarsi una medaglia ai Mondiali di Cali. Per quanto si è visto oggi sulla pista dell’Arena, con sette batterie a corsie quasi piene, non sarà facile scendere sotto gli 11”: per il momento ci sono riusciti in tre e il più veloce è stato Michael Fichera - un ragazzo di Lignano - con vento al limite del consentito (10.92/+2.0). Brezza variabile, che ha condizionato un po’ il line-up della finale: nelle otto corsie ci sarà un solo sedicenne, il trentino Enrico Cavagna, e tre con passaporto straniero. Con il romeno Andrei Zlatan, anche gli ivoriani Christina Bapou e Steve Abe: se il portacolori della Cento Torri ha già due maglie tricolori (400m a Rieti 2014 e 60m indoor ad Ancona quest’anno), Abe è un ex calciatore nato a e residente a Fidenza, arrivato in pista da un paio di mesi.    

Martello (qualificazioni): La norma di qualificazione, fissata a 56.50, non è poi un traguardo così agevole da centrare: ci riescono in tre, con il sanvitese Giovanni Gorgato in posizione di leader (58.30) ed il campione uscente dei cadetti Omar Chirico a seguire (56.96). Domattina, di buon’ora (9:30), si assegna il titolo. Problemi in pedana per la miglior misura dell'anno, Andrea Proietti: in finale non ci sarà.

ALLIEVE

Lungo (qualificazioni): Pochi sussulti nel primo turno: lanciata dal bronzo di Rieti 2014, la bellunese Anna Ferrighetto vuole prendersi l’intera posta e, per il momento, comanda la partita con 5.63 della qualificazione. Nel gruppo delle inseguitrici si fa spazio Sofia Montagna (5.52), vincitrice dell’eptathlon al Brixia Meeting con il minimo per Cali: mentre la vittima eccellente (tre nulli) è l’ivoriana di Torino Leila Kone, campionessa indoor quest’inverno ad Ancona.

100m (finali): Trema il trono di Zaynab Dosso (Corradini Excelsior), nelle ultime volitive falcate di Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta): il crono di entrambe dice 11.75 (+1.3) – con un millesimo di differenza (11.745 a 11.746) e per la ragazza di Adria è il giusto viatico per l’avventura mondiale in Colombia, come terza italiana di sempre dopo Erica Marchetti e Vincenza Calì. Sarebbe lo stesso per “Za”, ma la burocrazia ci si mette di traverso e così la statistica deve adeguarsi: perciò l’ivoriana di Rubiera si limita ad indossare l’ennesima maglia tricolore, non ancora quella azzurra.

Pronostico rispettato per il bronzo, con Annalisa Modesti (Cus Trieste, 12.01) che carica di qualche centesimo il tempo della batteria e una piccola sorpresa per il quarto posto di Francesca Todescato (Atl. Vicentina), a 12.13 come De Masi e Curone. Tutto all'insegna dell'equilibrio.

Disco (qualificazioni): Dopo aver dominato tra le cadette con primati nazionali a ripetizione nel peso e nel disco, Sydney Giampietro vuole lasciare un segno nei suoi primi tricolori allieve all’aperto: in qualificazione lancia subito a 47.31, nemmeno troppo lontano dal suo PB, e scava già un abisso di otto metri sulle rivali più vicine. Impegno relativo per le outsider: la reatina Martina Carnevale fa 39.89 nel primo gruppo e Martina Cuoghi riscrive il personale con 39.73, davvero non male per la veneta.

800m (batterie): Bisogna aspettare la quinta e ultima batteria per vedere in pista Marta Zenoni: la capolista mondiale stagionale passa in 65.24 e poi conclude più o meno sugli stessi ritmi (2:11.87). Per la finale di domani la bergamasca ha deciso di non spremersi: l’allieva di Saro Naso vuole energie quasi intatte per riuscire a fare un gran tempo sui 1500m domenica mattina. A parte i programmi della favorita, non mancano le ragazze pronte ad approfittare di qualsiasi spiraglio: nel primo turno si fanno vedere soprattutto la novità toscana da Seravezza Federica Baldini (2:13.70), allenata dal papà Raffaello a Pietrasanta, e una romana di Ostia con l’atletica nel sangue. Martina Tozzi (2:14.24) arriva in pista dopo lo zio Roberto – un pezzo di storia del nostro giro di pista, dal titolo europeo juniores 1977 al bronzo olimpico nel 1980 – del papà Mauro, anche lui specialista dei 400 metri di buon livello, e della mamma Elena Ambrosini, mezzofondista di livello nazionale. Tra le altre, si risparmia un po’ la seconda dei 1000m cadette di Borgo Valsugana, la teramana Gaia Sabbatini.

Giavellotto (qualificazioni): Pronti-via, dal braccio di Sara Zabarino esce un lancio da 50.30: si sale fino al terzo posto nelle liste all-time, superando il 50.11 Francesca Iacuzzo, che nel secondo gruppo si accontenta di 44.31. Se nella passata stagione l’atleta di Gaglianico era stata costretta ad inchinarsi di fronte alla superiorità di Carolina Visca tra le cadette, quest’anno l’avventura tricolore inizia sotto i migliori auspici. Il panorama, però, è più ampio di quanto si potesse pensare: già in qualificazione si vedono nove lanci sopra i 40 metri, un dato da considerare augurale in vista della finale.

400hs (batterie): La campionessa uscente Ilaria Verderio punta ai piani e così riflettori puntati sull’altra ragazza in grado di scendere sotto il minuto in stagione: Linda Olivieri prende sul serio la batteria, perché ha tutta l’intenzione di dimenticare l’esito della passata stagione di Rieti, e così ne esce di gran lungo il miglior tempo delle batterie (61.09). Però il campo delle partenti si dimostra di buon livello e, con l’altra piemontese Aurora Casagrande Montesi – che parte da 62.98, ma punta anche lei al muro dei 60 secondi – le batterie rivelano due ragazzine del sud molto determinate: sono la napoletana della Partenope Federica Maione (62.81) e una siciliana piena di passione per gli ostacoli – Giorgia Di Vara (62.39) - che a Gela, provincia di Caltanissetta, è costretta ad allenarsi su strada. Tra le outsider anche la veneta Gioi Spinello, campionessa dei 300hs cadette a Jesolo due anni fa.

100m (batterie): Non potrà partecipare in azzurro ai Mondiali di Cali, ma l’ivoriana di Rubiera Zaynab Dosso è ormai un patrimonio dell’atletica italiana: dopo aver dominato la stagione indoor ed un inizio controllato all’aperto, mette le cose in chiaro fin dalla batteria: 11.79 (+0.6). Tra quelle che potrebbero insidiarla stasera in finale, in gran spolvero Emma Girardello: la rodigina di Adria si allena ora con Domenico De Stefani e ha accorciato il raggio d’azione rispetto alle finali tricolori dei 300m raggiunte tra le cadette. Ma l’obiettivo di Emma, anche dopo questo brillante 11.88 (+0.5), resta quello di dedicarsi in futuro a 400 e 800 metri. Dall’esercito di sprinter impegnate in otto batterie, escono le finaliste, sei delle quali sono allieve al primo anno: sotto i 12” va anche la friulana Annalisa Modesti 11.95 (+1.1), ma per passare serve comunque un bel 12.17 e l’ultima riuscirci – Daria Sinatra - è una ragazza nata a San Pietroburgo, in Russia, che ora si allena a Casalmaggiore.

Alto (qualificazioni): Per selezionare le prime 12 si scende fino a 1.61 saltato alla prima prova, nulla di trascendentale per le migliori della stagione, a cominciare dalla pisana Erica Marchetti e dalla trevigiana Giorgia Niero, che saltano 1.64 senza errori e poi vanno a concentrarsi per la finale di domani.


Christian Bapou (foto Colombo/FIDAL)


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